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Riforma della Pubblica Amministrazione: il digitale è fondamentale per l’erogazione dei servizi

La Commissione europea, attraverso lo strumento di assistenza tecnica, aiuta gli Stati membri ad attuare riforme volte a liberare il potenziale di crescita digitale e ad applicare soluzioni innovative per le imprese e i cittadini, nonché a migliorare l’accessibilità e l’efficienza dei servizi pubblici.”

Secondo la vision della Commissione Europea, “La trasformazione digitale delle pubbliche amministrazioni è un modo per fornire servizi più rapidi, meno costosi e migliori.…Tutti gli europei hanno bisogno di competenze digitali per studiare, lavorare, comunicare, accedere ai servizi pubblici online e trovare informazioni affidabili.”
Le competenze digitali sono un fattore determinante per la competitività e la capacità di innovazione a cui il sistema UE ambisce e per il raggiungimento delle quali  sta incentivando gli Stati. Il motivo è semplice, sono un fattore determinante della coesione sociale e del benessere dei cittadini che possono usufruire delle migliorate condizioni dei servizi.
Per questa ragione la Pubblica Amministrazione, con un Piano triennale per l’informatica nella Pubblica Amministrazione 2020-2022, ha indicato le linee di azione per promuovere la trasformazione digitale di tutto il settore pubblico del Paese. Nel proseguire gli indirizzi contenuti nelle due versioni precedenti – laddove la prima edizione poneva l’accento sull’introduzione del Modello strategico dell’informatica nella PA e la seconda si proponeva di dettagliare l’implementazione del Modello – la terza versione del Piano triennale si focalizza sulla realizzazione delle azioni previste. Le linee strategiche del Piano intendono:
  • favorire lo sviluppo di una società digitale, in cui i servizi mettono al centro i cittadini e le imprese, attraverso la digitalizzazione della Pubblica amministrazione, che costituisce il motore di sviluppo per tutto il Paese;
  • promuovere lo sviluppo sostenibile, etico ed inclusivo, attraverso l’innovazione e la digitalizzazione al servizio delle persone, delle comunità e dei territori, nel rispetto della sostenibilità ambientale;
  • contribuire alla diffusione delle nuove tecnologie digitali nel tessuto produttivo italiano, incentivando la standardizzazione, l’innovazione e la sperimentazione nell’ambito dei servizi pubblici.
Le imprese, in questo ambito, collaborano con la Pubblica Amministrazione per gli interventi volti a creare i processi di transizione digitale.
La nostra società ha pensato ad un settore specifico della P.A. che è quella della polizia stradale, intendendo non l’organismo ma il servizio ed in particolare nell’ambito dei rilievi degli incidenti stradali. Nessuna P.A. potrebbe senza le imprese attuare un percorso innovativo se non ci fosse chi studia e lavora per creare strumenti innovativi per l’ottimizzazione delle risorse e l’erogazione dei servizi qualitativamente migliorati per tempo e per costo.
Proponiamo iCam3D® per porre termine ai rilievi manuali ed incidenti.online per la creazione di un rapporto di incidente non più cartaceo ma completamente digitale. Gli operatori possono contemporaneamente raccogliere dati, identificare le parti, raccogliere dichiarazioni, il tutto sul posto con firma elettronica avanzata (FEA) senza avere la necessità di stampare nulla.

Risparmio di tempo, risparmio di carta, servizi più qualificati e inclusione dei cittadini digitali, ecco l’obiettivo!

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Errori nei rilievi_icam3D

Gli ERRORI più frequenti nel RILIEVO dell’INCIDENTE STRADALE

L’Infortunistica Stradale

è uno dei temi principali nell’attività degli operatori di polizia stradale, ciò nonostante  che non si siano notati approfondimenti uniformativi della prassi che invece si è consolidata nel corso del tempo.  Solo molto recentemente, a partire dal 2013, attraverso la prima stesura delle Norme UNI  (UNI 11472:2013),   si è realizzata la prima organizzazione sistematica delle buone pratiche, così denominata:  “Rilievo degli incidenti stradali – Modalità di esecuzione”.

Il rilievo dell’incidente stradale

Prima di questa data, la rilevazione era lasciata al buon senso e alla professionalità, nonché  esperienza, dei singoli operatori, di fatto tramandata oralmente all’interno dei vari reparti di Infortunistica Stradale, specie nei Comandi di Polizia Locale.  Nel tempo, dunque, si sono sviluppate metodologie operative sempre più capillari, volte ad ottimizzare i processi d’intervento, anche grazie all’importanza data a queste attività dall’introduzione del reato di “Omicidio Stradale” con legge 23 marzo 2016, n. 41,volta ad introdurre nel Codice Penale i delitti di omicidio stradale e di lesioni personali stradali.

Gli Errori più frequenti

Nonostante tutta la buona volontà e la professionalità acquisita, di fatto la manualità connessa alle operazioni di rilevamento,  non è scevra da errori. Di seguito si illustreranno solo alcuni dei possibili errori nell’esecuzione delle misurazioni, ma non è l’unico purtroppo. Può capitare, infatti, di  non conferire la necessaria importanza a taluni aspetti presenti sulla scena del sinistro in quanto reputati marginali o perchè tralasciati per l’eccessiva fretta, o soltanto perché  ci si focalizza tanto su alcune  attività specifiche a discapito di altro.

Gli errori individuati in seno alla rilevazione degli incidenti stradali sono diversi, ne riportiamo alcuni che attengono sia al momento dell’arrivo sul teatro del sinistro che alla tipologia di attività svolta durante la fase dei rilievi.

  • Errori organizzativi nella fase preliminare

Per procedere correttamente è necessario che la pattuglia intervenuta prima di ogni ulteriore attività, proceda alla fissazione e la messa in sicurezza dello stato dei luoghi perché da questi accorgimenti iniziali ne deriva che, se la fase preliminare al rilievo del sinistro stradale non è ben condotta, nel momento iniziale dell’intervento, non solo alcuni elementi non verranno  rilevati,  ma  le  risultanze  stesse  del  rilievo,   fino   alla  conseguente  attribuzione  di responsabilità nella causazione del sinistro, potrebbero risultare più o meno falsati

  • Errori nella classificazione del sinistro

Prima di procedere ai rilievi è necessario conoscere, quantomeno il prima possibile, le lesioni riportate dai soggetti coinvolti e loro gravità, poiché gli incidenti stradali possono essere diversamente classificati a seconda  della presenza o meno di feriti. Questa consapevolezza cambia il quadro normativo di riferimento e quindi  anche le qualifiche con le quali l’operatore di polizia è chiamato ad operare.

  • Errori nella fase di rilevazione geometrica e fotografica 

NON RILEVARE TUTTI GLI ELEMENTI COSTITUENTI IL TEATRO DEL SINISTRO è un errore di cui si acquista consapevolezza solo poi, ovvero in fase ricostruttiva, quando si cerca di dare significato agli elementi presenti e ci si accorge di ciò che manca. Molte volte gli organi di polizia stradale non pongono la necessaria attenzione a rilevare gli elementi caratterizzanti il luogo in cui il sinistro si è verificato, come ad esempio la segnaletica ivi installata, e la sua visibilità nel senso di marcia dei protagonisti.

Altre volte la legenda non è correttamente realizzata a causa delle imprecisioni o dimenticanze nella fase del rilievo geometrico. Detti errori, non potranno che ricadere inevitabilmente  sull’esito dell’accertamento della dinamica dell’occorso.

Un altro problema, di non poco conto, che è connaturale alle operazioni di accertamento planimetrico, a cui si aggiunge una impossibilità alla verifica successiva delle misurazioni, in quanto Accertamento Irripetibile, è quello connesso alla scelta dei cosiddetti capisaldi. Può accadere che, per ragioni di tempo e luogo, non siano stati individuati correttamente i capisaldi quando le misure vengano ancorate ad elementi mutevoli. Ciò sarà la causazione di  una serie difficoltà, nel momento in cui si procede a riverificare la scena a distanza di tempo. Quei cosiddetti “punti di comodo” risolveranno sicuramente nell’immediato l’accertamento, tuttavia lo scopo del documento finale, il cosiddetto “Rapporto di incidente stradale” è quello di creare le condizioni affinché un tecnico incaricato della ricostruzione dell’incidente stradale (CTU) possa operare le sue ricostruzioni utilizzando dati il più possibile completi e soprattutto rilevati in modo corretto. Di questi errori ne prende consapevolezza in primis l’A.G..

In questo senso va letto l’intervento della polizia sul luogo di un sinistro, come coloro che intervengono per reperire elementi di prova, ragion per cui i rilievi andranno effettuati con la massima obiettività senza emettere giudizi personali, i quali giudizi possono in qualche modo influenzare le valutazioni circa il comportamento tenuto dai protagonisti. In altre parole, falsare la realtà dei fatti.

Una sola raccomandazione: NON ESEGUIRE IL RILIEVO CON PERSONE ALL’INTERNO della scena e con OGGETTI IN MOVIMENTO, poichè ciò contraddice l’accertamento dello stato dei luoghi che, per sua logica giuridica, è STATICA.

E’ semplice poterlo attuare, occorre  impedire l’accesso ad estranei per salvaguardarne l’integrità e svolgere una ripresa dell’area con il tablet. Tutto il resto lo esegue questa intelligenza nata per supportare l’operatore nell’esecuzione di rilievi scevra da errori. iCam3D, infatti, è in questo modo che concepisce il sopralluogo, ovvero in linea con le raccomandazioni della criminalistica ed in osservanza della procedura penale.